L’era dell’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale (Ai) è un pilastro fondamentale del tema della trasformazione digitale che sta guidando una disruption significativa e stimolando una nuova crescita. Grant Bowers, portfolio manager di Franklin Equity Group, Franklin Templeton, offre una prospettiva peculiare delle sfide e dei vantaggi di questa tecnologia dirompente e in continua evoluzione.

Con l’Ai siamo entrati in una nuova era tecnologica?

«Per decenni, l’idea che i computer diventassero apparentemente senzienti e interagissero con gli esseri umani è stata presente in fumetti, libri, produzioni televisive e cinematografiche. Questi computer e figure animatroniche giocavano, controllavano navicelle spaziali e, in generale, cercavano di migliorare la vita di coloro con i quali interagivano. Questi personaggi di fantasia erano in gran parte basati sulla tecnologia che si stava sviluppando in concomitanza con l’ascesa dei media. Se a quell’epoca a molti di noi sembravano personaggi immaginari, oggi queste idee stanno entrando nella realtà mainstream della nostra vita quotidiana e introducendo nuove opportunità di crescita e produttività in un’ampia gamma di settori». 

L’Ai non è una tecnologia recente, vero?

«La tecnologia dell’intelligenza artificiale è in fase di sviluppo dagli anni ‘50, ma solo alla fine degli anni ‘90 ha iniziato a essere utilizzata più diffusamente. Dal 2017, l’adozione dell’Ai è più che raddoppiata a livello globale, poiché le aziende hanno abbracciato il potenziale generato da questa tecnologia. L’aumento della capacità di calcolo e di analizzare grandi serie di dati e di costruire modelli predittivi è stato un incredibile fattore chiave per gli incrementi della produttività, non solo in ambito tecnologico, ma per tutti i settori a livello mondiale. La prossima ondata di intelligenza artificiale è arrivata ed è trainata da modelli di linguaggio naturale, come il Generative Pre-Trained Transformer (ChatGpt), lanciato di recente. Questi modelli uniscono grandi quantità di dati e potenza di calcolo per generare parole che abbiano un senso. Essi comprendono le parole nel contesto e dispongono di un vasto vocabolario e di informazioni. La promessa dell’Ai di fungere da assistente per molti compiti umani è più vicina che mai».

Che cos’è esattamente ChatGpt?

«ChatGpt è un modello di linguaggio naturale sviluppato da OpenAi, una società di intelligenza artificiale fondata nel 2015 da diversi tecnologi, ed è basato sull’architettura Gpt. È in grado di comprendere un’ampia varietà di argomenti e di eseguire una vasta gamma di compiti di elaborazione del linguaggio naturale, come generare e riassumere testi, rispondere a domande ed effettuare traduzioni. Il modello è stato apprezzato per la sua capacità di prevedere la parola successiva in una frase e di generare un testo simile a quello umano, il che lo rende ideale per l’uso nei chatbot. ChatGpt apprende continuamente, consentendo di migliorare costantemente la sua capacità di generare contenuti pertinenti». 

Quali sono l’impatto e l’universo di investimento nell’Ai?

«Il mercato potenziale dell’Ai è enorme, perché la tecnologia può rivoluzionare un’ampia gamma di settori (grafico 1). Secondo Pwc, l’Ai potrebbe rappresentare una componente dell’economia globale pari a 15,7 trilioni di dollari entro il 20301, più della produzione combinata di Cina e India. L’impatto economico principale sarà determinato probabilmente dai seguenti aspetti:

• aumento della produttività grazie all’automazione dei processi aziendali (compreso l’uso di robot e veicoli autonomi);

• incremento della produttività delle aziende che potenziano la loro forza lavoro esistente con tecnologie Ai;

• crescita della domanda dei consumatori grazie alla disponibilità di prodotti o servizi personalizzati e migliorati dall’Ai».

Quali sono i settori che potrebbero essere stravolti per primi? 

«L’apprendimento artificiale e quello automatico devono essere considerati “tecnologie abilitanti”, ossia tecnologie che occorre abbinare a qualcos’altro per essere utili.Riteniamo che questi modelli saranno dirompenti per una moltitudine di settori e vediamo enormi opportunità nel modo in cui potrà essere incorporata l’Ai per aumentare il potenziale di produttività. Le aziende stanno iniziando a pensare come sfruttare questa tecnologia. Proprio come il lancio dell’iPhone nel 2007 ha scatenato il grande cambiamento verso la telefonia mobile, ci aspettiamo un’ondata di miglioramenti della produttività sull’intero mercato (tabella 1)».

 

Si sente sempre più spesso parlare di utilizzo dell’Ai nella sanità. Quali sono gli ambiti che ne potrebbero beneficiare?

«ll settore sanitario potrebbe subire cambiamenti significativi. Nello specifico, l’Ai generativa e la sua interfaccia user-friendly hanno la capacità di democratizzare l’accesso all’assistenza sanitaria per i pazienti, analizzando i sintomi e fornendo piani di trattamento personalizzati. Ciò può migliorare l’assistenza e ridurre i costi sanitari. Inoltre, l’intelligenza artificiale può rendere più efficienti anche gli standard di cura dei pazienti, diventando il riferimento principale per la revisione di esami come radiografie, risultati di laboratorio, sviluppo di farmaci e risonanze magnetiche. Oggi, lo sviluppo dei medicinali è guidato da un metodo basato su ipotesi, che richiede tempo e denaro. L’Ai, invece, potrebbe consentire l’analisi di grandi quantità di dati per accelerare e migliorare il processo di ricerca e sviluppo. Un’azienda ha utilizzato l’intelligenza artificiale per osservare l’andamento di vari tipi di tumore seguendo i dati delle cellule cancerose e non cancerose create. Altre società stanno studiando come integrare l’apprendimento automatico nei loro processi di ricerca, utilizzando la tecnologia predittiva per determinare l’impatto di potenziali farmaci sull’organismo e quindi eliminare i composti meno efficaci prima dell’inizio del lavoro di laboratorio (2)».

E per quanto riguarda il settore tecnologico?

«I modelli linguistici di grandi dimensioni potrebbero essere molto dirompenti per diverse aree di questo settore. La ricerca online tradizionale è una delle aree che potrebbero subire profondi  trasformazioni per l’avvento dell’Ai generativa. L’attuale modello di ricerca è guidato dalla pubblicità; in altre parole, ciò che appare in cima alla ricerca di un utente potrebbe non corrispondere sempre esattamente a ciò che quell’individuo sta cercando, poiché si tratta di contenuti a pagamento. La tecnologia dell’Ai generativa offre un modello più conversazionale, in grado di fornire risposte di ricerca direttamente all’utente, utilizzando un modello linguistico per riorganizzare il modo in cui i motori di ricerca classificano e presentano le informazioni pertinenti. Poi ci sono i prodotti copilota per la programmazione software lanciati di recente, come GitHub Copilot di Microsoft e AlphaCode di Deep Mind, che sfruttano modelli linguistici di grandi dimensioni per fungere da assistenti o guide per lo sviluppo del software, automatizzando e migliorando la qualità dei codici. Riteniamo che si potrebbe assistere a una rivoluzione nel panorama del coding, trasformando un esercizio attualmente ad alta intensità di manodopera in uno più automatizzato.Nei prossimi anni, a nostro avviso, questi prodotti copilota saranno parte integrante del processo di codifica e sviluppo del software».

L’Ai potrebbe essere utile per anticipare le esigenze dei clienti e ottimizzare la pipeline dei servizi?

«I distributori al dettaglio stanno iniziando a usare l’Ai per anticipare la domanda e, facendo un ulteriore passo avanti, utilizzare il deep learning per prevedere gli ordini dei clienti in anticipo. Riteniamo che ciò porterà a una maggiore personalizzazione on-demand per i consumatori, che, guidata dall’Ai, dovrebbe contribuire a migliorare la fidelizzazione dei clienti, alimentando in ultima istanza un circolo virtuoso di incremento della domanda. I chatbot guidati dall’intelligenza artificiale sono pronti a rivoluzionare il settore del servizio clienti. Grazie alla capacità di fornire risposte istantanee alle domande, possono ridurre i tempi di attesa e migliorare i livelli di assistenza generale con costi inferiori. I settori dei viaggi, dei trasporti e della vendita al dettaglio sono stati i primi ad adottare la tecnologia Ai e abbracceranno le nuove capacità offerte da Gpt (e da altri Llm)».

Ci sono altri settori che potrebbero essere impattati dall’Ai?

«La guida autonoma o semi-autonoma sarà realizzata sulla spina dorsale della Ai. Attualmente vediamo molti sistemi di assistenza alla guida o di prevenzione delle collisioni che utilizzano l’intelligenza artificiale. In un futuro non troppo lontano, ci aspettiamo di vedere flotte di ride sharing autonome nelle città e grandi aziende di autotrasporti che utilizzano l’intelligenza artificiale per gestire le reti di trasporto. Il settore dell’istruzione potrebbe essere rivoluzionato dal fatto che i modelli linguistici di grandi dimensioni offrono agli studenti esperienze di apprendimento personalizzate, rispondendo a domande o addirittura scrivendo documenti per loro. Inoltre, viene aperta la strada a insegnanti e studenti per ripensare l’istruzione e lo sviluppo delle competenze di base e per identificare e rafforzare l’apprendimento concettuale, senza però fare eccessivo affidamento su questi nuovi strumenti».

Quali sono le opportunità di investimento nell’Ai?

«L’Ai è in fase di sviluppo presso numerose grandi aziende per una varietà di scopi. Si sta impegnando in questo campo la maggior parte delle più importanti società tecnologiche e correlate, sia per creare prodotti a sé stanti, sia per migliorare prodotti e processi aziendali esistenti. Anche la tecnologia del machine learning (Ml), una branca dell’intelligenza artificiale che consente ai computer di emulare il modo in cui gli esseri umani apprendono e si adattano utilizzando i dati e l’esperienza, è in fase di sviluppo presso molte aziende. In questo processo sono compresi i produttori di semiconduttori, che rappresentano il nucleo della potenza di calcolo di Ml/Ai. Inoltre, con l’aumentare della diffusione tecnologica in tutti i settori, anche le aziende al di fuori del tradizionale settore dell’informatica possono  investire nell’Ai».

E le opportunità a lungo termine?

«L’“era dell’intelligenza artificiale” si sta avvicinando rapidamente e crediamo che questi cambiamenti renderanno l’Ai parte integrante della vita quotidiana, intersecandosi con le modalità di interazione con i computer. Gli investimenti aumenteranno e verranno realizzate altre applicazioni sulle piattaforme. Le imprese e i consumatori si renderanno conto dei vantaggi offerti dagli strumenti costruiti sulla base di questa nuova tecnologia. Siamo entusiasti delle enormi opportunità offerte da Ai, ChatGpt e altri modelli linguistici di grandi dimensioni e continueremo a cercare opportunità per le nostre strategie di investimento in questa rivoluzione».

1. Fonte: Rao, Anand S. Verweij, Gergard. “Sizing the prize. What’s the real value of AI for your business and how can you capitalize?” PWC 2017.

2. Fonte: “Artificial Intelligence in Health Care.” GAO. Dicembre 2019.

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Responsabile Clienti Istituzionali Fondi&Sicav

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